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ven 02 dic

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Roma

Le radici di un fiume nascono da una montagna di sabbia

Vernissage e Cocktail 🍸 per la personale di Maurizio Savini, venerdi 2 dicembre dalle 19 alle 21, in Galleria. Via del Pozzetto 118. Sarà presente l’artista.

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Le radici di un fiume nascono da una montagna di sabbia

Time & Location

02 dic 2022, 19:00

Roma, Via del Pozzetto, 118, 00187 Roma RM, Italy

About the Event

MAURIZIO SAVINI LE RADICI DI UN FIUME NASCONO DA UNA MONTAGNA DI SABBIA In questa mostra personale Maurizio Savini (Roma, 1961) continua il percorso iniziato  nell’estate 2022 in una grande retrospettiva a lui dedicata dal centro per l’arte  contemporanea Polaris, recentemente inaugurato nella cittadina di Istres, in Francia.  Savini propone una serie di lavori realizzati con diverse tecniche e materiali: dalla  scultura in chewing-gum (medium che lo contraddistingue dalla metà degli anni ’90) al  disegno, dalla pietra al ferro sino alla ceramica. Opere concepite durante l’esperienza  forzata della pandemia che ha dato modo all’artista di soffermarsi sui paradossi della  società contemporanea e ripensare al significato di produrre arte. L’interesse di  Maurizio Savini è da sempre orientato verso temi come la geopolitica, la storia e, su  tutto, l’umanità con i suoi limiti e debolezze ma anche con le proprie risorse. Il suo è un  mostrare delle figure, quasi degli stilemi immediatamente riconoscibili dal pubblico:  animali, personaggi della cultura o della politica. Un’arte in qualche modo didattica, che  ruba l’attitudine dei maestri antichi a far insorgere nelle coscienze un qualche  interrogativo attraverso la mimesi formale. Ecco dunque una serie di cancelli in ferro  che incorporano delle rovine, laterizi, scarti di un dissesto ambientale e intimo. Poi  grandi disegni di uccelli, corvi impegnati in scontri con i loro simili per la  sopravvivenza e di cui l’artista è stato spettatore nel centro di Roma durante il  lockdown. Ancora le sculture in pietra, con maschere di chewing-gum e guano a  raffigurare grandi poeti del Novecento come Ezra Pound, Eliot, Hemingway o Joyce.  Tutti segnati dall’abbandono delle origini, della terra madre, mossi dalla ricerca di una  patria o di un altrove anche espressivo.  Attraverso questa personale, e lungo tutto il suo lavoro, Maurizio Savini riporta l’attenzione sul manufatto concepito e realizzato dall’artista anche come simbolo, in  contrasto con la nostra incapacità di lettura simbolica del presente. La tecnologia alla  portata delle masse e l’informazione incessante, annientano la libertà di immaginare più  livelli di intuizione delle cose. Savini dimostra come, in fondo, la società  contemporanea rimanga una civiltà rurale, artigianale, incapace di abbandonare gli  archetipi delle forme prime, seppure animata dalla smania del progresso. MAURIZIO SAVINI Le radici di un fiume nascono da una montagna di sabbia Venerdì 2 Dicembre 2022 SUarte Gallery Via del Pozzetto, 118 Roma

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